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L’esperienza Assogi al Toro Toro Dubai

28 Ottobre 2024

Sharing, convivialità e intrattenimento: ecco il concept del ristorante di cucina
latino-americana del Grosvenor House, Luxury Collection Hotel 5 stelle

Nel viaggio-studio a Dubai del gruppo Assogi, una tappa molto particolare è stata quella al Toro Toro, South American concept sviluppato dallo chef Richard Sandoval, che propone una cucina pan-latina con autentiche ricette dal Perù, Brasile, Argentina, Colombia e  Messico.
Giacomo Vezzo, Assistant Director Food&Beverage del Grosvenor House di Dubai, ci racconta il progetto dell’hotel e del ristorante in cui abbiamo pranzato e di cui abbiamo potuto visitare le cucine.

L’iconico Grosvenor House, Luxury Collection Hotel 5 stelle di Dubai è una destinazione unica nel suo genere: costituito da due torri, distanti pochi metri una dall’altra, è situato nella rinomata Dubai Marina, sofisticato e moderno. E’ dotato di 750 camere, due palestre, una piscina all’aperto, una spa e diversi ristoranti, per un’offerta completa e sempre di altissimo livello, dal fine dining degli stellati, al ristorante indiano, ai café, al ristorante italiano, al Buddha Bar, che vi presentiamo:

  • City Social, ristorante stellato dello chef Jason Atherton, con cucina europea
    contemporanea;
  • Pan-Asia al Buddha-Bar, stellato di cucina asiatica e cocktail innovativi;
  • Row on 45, lussuoso ristorante di cucina sofisticata dello chef Jason Atherton, con
    Champagne bar;
  • Indego By Vineet, cucina indiana dello chef patron Vineet Bhatia;
  • Siddharta Lounge by Buddha-Bar, cucina mediterranea; Bellavista, cucina italiana;
  • Rhodes W1, cucina europea;
  • Sloane’s International, piatti casual con cucina a vista;
  • 7 Tales, cucina giapponese, al 44mo piano;
  • Bar 44, diverse proposte gastronomiche, con
    una vista sull’iconica Jumeirah Palm
  • Toro Toro

La struttura dell’hotel nel complesso conta circa 1000 addetti, dei quali 600 impegnati nella gestione del F&B.

About Toro Toro

Il ristorante Toro Toro si trova nella torre due: è stato costruito e inaugurato nel 2010. Celebra i sapori vivaci e la cultura conviviale della ristorazione dell’America Centrale e Meridionale, con musica, intrattenimento, un’ottima cucina e una ricca offerta cocktail. E’ aperto tutti i giorni dalle h 19 fino alle h 01, mentre il sabato è possibile vivere la straordinaria esperienza del Saturday Bruch, dalle h 13 alle h 16. Su due livelli, ha una capienza di circa 600 persone, di cui metà con posto a sedere.

Intervista a Giacomo Vezzo

  1. Giacomo Vezzo, come ha iniziato la sua carriera?
    Dopo Londra e Ibiza ho lavorato al Buddha Bar di Parigi: qui è arrivato il contatto per il Buddha Bar di Dubai. Sono qui da 10 anni e ora sono Assistant Director F&B di tutti i ristoranti dell’hotel. Poi ognuno ha un proprio manager di riferimento: è una struttura piramidale.
  2. Qual è il trend in cucina che hai notato a Dubai?
    Sicuramente a Dubai sta funzionando molto bene lo “sharing concept”, con piatti abbondanti serviti al centro del tavolo: è più conviviale e meno formale. Qui al Toro Toro lo consigliamo. I nostri clienti vengono da tutto il mondo: Asia, Middle-East, Russia (in forte aumento negli ultimi due anni). Dall’Europa invece arrivano soprattutto dalla Gran Bretagna.
  3. Come organizzate gli acquisti di materie prime e attrezzature?
    Essendo parte di un Gruppo, tutte le trattative sono impostate a monte, poi ovviamente la gestione è affidata alle singole strutture. Ci rivolgiamo solo a fornitori certificati e l’assistenza è curata e garantita da loro. Scegliamo in base al miglior rapporto qualità/prezzo, e al livello di servizio. La qualità è alla base della filosofia del nostro gruppo. In Toro Toro anche l’impianto audio-video è fondamentale! Visitando le cucine avrete notato una cucina professionale di un brand italiano: il servizio è garantito dall’assistenza locale a Dubai, come anche la formazione. E’ importante dire che qui nei nostri locali i controlli sono numerosissimi, non solo quelli imposti dalle normative locali, HACCP e così via, ma anche dal sistema di qualità e sicurezza interno: se un dipendente non sta bene, ad esempio, si attiva subito una procedura di controllo per tutto il personale. Se in un piatto viene rilevato un problema, parte un’analisi interna con ispezione, per risalire alla fonte e risolvere immediatamente la criticità.
  4. Avete problemi di assunzioni? Come avviene la selezione?
    Sì, anche a Dubai abbiamo problemi, come in tutto il mondo. Gli stipendi di solito qui includono anche vitto e alloggio e sono molto buoni per le posizioni manageriali. Il margine di crescita professionale è molto elevato e rapido, c’è meritocrazia. Nel nostro hotel abbiamo un sistema online di registrazione dei CV: i candidati vengono selezionati dal nostro dipartimenti HR (Risorse Umane). Si passa poi alle interviste e, ovviamente, in base alle caratteristiche e alla preparazione della persona, valutiamo in quale struttura è
    opportuno fargli fare l’inserimento.

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