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Come ottimizzare i consumi energetici in laboratorio
18 Luglio 2024
Tema sempre più di attualità, anche in vista dell’atteso Piano Transizione 5.0. che punterà proprio a riconoscere gli incentivi fiscali in proporzione al risparmio energetico e alle azioni virtuose in ottica green. Per raggiungere l’obiettivo di ottimizzazione dei consumi nei laboratori di produzione per ambienti pubblici, quali ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar, gastronomie, cucine o lavanderie, si devono tenere presenti molteplici fattori, tra i quali il bilancio energetico delle varie fonti di alimentazione delle macchine, che incide sui costi di produzione ed è responsabile delle performance delle attrezzature. Ecco quattro utili consigli.
La fonte energetica più favorevole
Un laboratorio a uso professionale è composto di attrezzature esclusivamente elettriche (frigoriferi, macchine di preparazione ausiliarie, lavastoviglie, cappe o impianti aspiranti, climatizzazione) mentre le cotture possono essere alimentate con energia elettrica (piani cottura a induzione o forni), oppure a gas (GPL o metano). Oggi vi è un utilizzo diffuso, e alla portata di tutti, di sistemi di ottimizzazione dell’energia elettrica: consentono di richiedere un impegno energetico contrattuale molto inferiore alla somma teorica della potenza necessaria per far funzionare in sicurezza operativa tutte le apparecchiature allacciate alla rete, senza comprometterne il regolare funzionamento. È governato da un computer di tipo industriale dotato di CPU: tali computer vengono definiti PLC “programmable logic controller”, ovvero logica di controllo programmabile. Attraverso il software vengono impartite le istruzioni per il corretto impiego dell’energia: a seconda degli utilizzi e dei tempi di lavoro, è possibile effettuare assistenza da remoto, raccogliere i dati relativi all’energia consumata per le verifiche ed effettuare regolazioni ottimali.
Ottimizzazione risorse: attrezzature moderne e adeguate alle reali esigenze
Nella ricerca dell’ottimizzazione delle risorse, conta molto dotarsi di macchine moderne e performanti, virtuose nei consumi, ben coibentate e costruite con materiali all’avanguardia. Su questo punto gioca un ruolo fondamentale il concetto di “costo reale di possesso” dell’attrezzatura, che non è dato solo dalla spesa iniziale di acquisto, ma da tutti i costi che verranno generati durante tutto il ciclo di vita, fino alla sua dismissione. Nella scelta, va tenuta in considerazione l’effettiva esigenza del locale, evitando l’acquisto di apparecchi sovradimensionati rispetto all’effettiva utilità nel contesto.
L’importanza del trattamento dell’acqua
È essenziale prestare attenzione alla qualità dell’acqua impiegata: altro importante fattore nell’abbassamento dei consumi elettrici, idrici e di detergenti, è la decalcificazione delle resistenze elettriche delle lavastoviglie o similari. Si tenga presente che una macchina incrostata di calcare può avere cali di rendimento fino al 50%.
Effettuare una regolare manutenzione
L’unico modo per garantire una gestione virtuosa degli impianti e il massimo vantaggio dal proprio investimento, con conseguente riduzione dei consumi, è affidarsi a professionisti qualificati e di fiducia, non solo per una consulenza iniziale sull’acquisto, ma anche per il periodico servizio di assistenza, manutenzione e pulizia delle proprie attrezzature.